Mario Agostinelli - 17-01-2011
Ho già espresso una valutazione complessiva sul ricatto a cui sono stati esposti i dipendenti Fiat, lasciati in grande solitudine, ma sostenuti con altrettanto coraggio dalla FIOM che ha rigettato l'accordo. Queste donne e questi uomini in carne ed ossa hanno capito la posta in gioco ed hanno sorpreso la grande stampa e la classe dirigente nazionale - tranne poche eccezioni - con un numero imprevisto di NO. Io ne sono contento, perché la vita delle persone non è merce di scambio col diritto al lavoro e sono grato a questa prova di autonomia della gente che fatica, che non si fa strappare la dignità dai padroni della fabbrica, del governo, dei media schierati sempre dalla stessa parte. Un duro richiamo per l'arroganza di Marchionne, esibita anche nei numeri scandalosi del suo "stipendio". Quando tracciava il segno sulla scheda l'operaia del montaggio avrà avuto bene in mente questa vergogna.
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